EGGS
PREFAZIONE
Raccontare l’opera e la vita di un’artista come Cinzia Cotellessa, che lavora da oltre trent’anni e che ha attraversato molti periodi e molti stili, è operazione complessa.
Voglio solo ricordare le sue sanguigne, i suoi nudi, i deliziosi Angeli, i ritratti di grandi artisti e poi, nella fase aniconica, le palle da golf e ora le uova, sempre intercalate dal nastro della vita, dal “ribbon” che ha accompagnato vari periodi del suo dipingere, legandoli. Le “Uova”, collezione di 100 pezzi, nascono nel 2007 come piccoli olii su tela, spesso rappresentati nella loro semplicità e purezza di linee, simbolo universale di fecondità e di vita, anzi di rinascita.
L’uovo nell’antichità veniva offerto alle divinità ctonie per buon auspicio, in augurio di fertilità e buona sorte e nel Cristianesimo, che ha saputo trarre dal Paganesimo le simbologie più idonee e utili al proprio messaggio, è da sempre collegato alla Pasqua di rinascita e all’usanza medievale di regalare uova sode colorate in Chiesa.
Tutte le culture antiche, occidentali ed orientali, vedono nell’uovo deposto dalla colomba la fine del caos primordiale e l’origine del mondo e dell’ordine. Nelle EGGS di Cinzia Cotellessa una sezione è dedicata alle “Lampade uovo” fessurate, interrotte da una grande frattura al centro, dalla quale esce la luce, lampade bellissime, nei colori dei 5 elementi naturali, più alcuni esemplari recanti l’ideogramma simbolo del Metallo.
Conclude la serie delle uova il fluire, scorrere, annodarsi e svolgersi dei “Ribbons”, nastri sinuosi che si intrecciano e si sciolgono, sia solitari che rappresentati sulle superfici curve delle uova, simboli di eterno movimento in divenire, nella ricerca che questa straordinaria Artista fa del movimento e del fluire del tempo e della vita e che così bene è rappresenta nelle sue stupende EGGS.
MARINA PIRANOMONTE
Direttore Archeologo
Coordinatore della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologi di Roma